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Circa un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo viene sprecato e la maggior parte di questo rilasciato nelle discariche.
Una volta nelle discariche, in poco tempo diventa una fonte di metano, quindi un gas serra 25 volte più potente dell’anidride carbonica.
La miglior soluzione, ovviamente, sarebbe eliminare completamente i rifiuti, ma sappiamo bene che ciò non potrà mai essere possibile: almeno una parte di questi rifiuti rimarrebbe comunque intatta.
Una soluzione però ad oggi c’è: il compostaggio!
Cos’è il compostaggio?
Il compostaggio è una tecnica di smaltimento e riciclaggio dei rifiuti organici urbani attraverso la quale è possibile trasformare questi rifiuti in compost, cioè in concime naturale fondamentale per poter arricchire di nutrienti essenziali il terreno.
Quando parliamo di rifiuti organici intendiamo tutto ciò che utilizziamo ogni giorno nelle nostre cucine, quindi tutti gli avanzi di cibo. Ma anche dei resti di potature, residui del giardinaggio, letame e foglie.
Il processo del compostaggio fatto in casa imita alla perfezione quei processi naturali di decomposizione, restituendo tutta la sostanza organica e i nutrienti essenziali al terreno e ai cicli biologici dell’ambiente.
Anzi, ad oggi la maggior parte dei composter che possiamo utilizzare in casa hanno persino la capacità di accelerare tutti questi processi di decomposizione delle sostanze organiche!
Benefici del compostaggio
Ad oggi gli scarti organici rappresentano oltre il 30% dei rifiuti prodotti, e questa enorme percentuale, aggiunta a tutte le attività antropiche ormai del tutto insostenibili per l’ambiente,
Cercando quindi di recuperare la maggior parte dei rifiuti che produciamo giornalmente, possiamo certamente andare incontro ad una diminuzione dei costi di gestione dei rifiuti ma, allo stesso tempo, ridurre anche le emissioni di metano derivanti dalle varie discariche.
Il compostaggio domestico, fortunatamente, è una pratica di buona gestione dei rifiuti che nel tempo si sta sviluppando anche in Italia grazie alla produzione e alla messa in vendita di strumenti facili da usare e di dimensioni compatte, rendendo così possibile l’uso di questi strumenti nelle nostre cucine!
È ormai diventato fin troppo facile produrre del compost ogni giorno in sole poche ore.
Ognuno di noi potrebbe infatti avere una buona quantità di materiale ricco di nutrienti come azoto, fosforo e potassio, essenziali per la crescita delle piante e la qualità del suolo, nel giro di una sola notte!
Insomma, bastano giusto 8 ore per eliminare una volta per tutte l’uso di fertilizzanti chimici e pesticidi dalle nostre abitazioni!
È veramente semplice effettuare del compostaggio in casa propria: basta non buttare gli avanzi di cibo nella pattumiera ma direttamente nel composter e il gioco è fatto!
Tutti i tipi di composter, infatti, sono progettati in modo tale da poter svolgere una funzione da vere e proprie pattumiere, riuscendo a “mangiare” e rielaborare qualsiasi alimento: dal pane ammuffito e raffermo ai gusci d’uovo, dagli avanzi di carne e pesce alle bucce dei frutti!
L’impatto del compostaggio su larga scala
Se praticato per diverso tempo e da più gente possibile, il compostaggio può ridurre significativamente le emissioni.
Negli Stati Uniti, ad esempio, solo nel 2018 sono stati prodotti circa 300 milioni di tonnellate di rifiuti organici:
una quantità tanto elevata da rappresentare ben il 21% del totale dei rifiuti e ad arrivare a contribuire per il 34% alle emissioni complessive di metano dalle discariche.
Fortunatamente, grazie ad una normativa approvata nel 2009, a San Francisco è stato possibile ridurre dell’80% i rifiuti urbani destinati alle discariche.
Una percentuale questa che, se considerata in quantità effettive di rifiuti, ammonta a ben 2,5 milioni di tonnellate di rifiuti in meno all’anno.
Ciò significa che dal 2009 San Francisco è andata incontro ad una riduzione di 90.000 tonnellate di anidride carbonica all’anno:
quantità, questa, equivalente alle emissioni di 20.000 veicoli.
L’importanza del composter domestico
In molti paesi, diversi comuni hanno deciso di incentivare il compostaggio domestico offrendo persino sconti sulla TARI a tutti i cittadini che partecipano attivamente alla riduzione dei rifiuti domestici.
Quindi sicuramente questa pratica aiuta a migliorare la salute del nostro pianeta, ma bisogna anche ammettere che non solo non va a nostro discapito, ma anzi:
potremmo avere persino qualche piccola miglioria della nostra situazione economica!
Decidere di comprare un composter domestico è una scelta fondamentale per la sostenibilità ambientale.
Questo strumento permette sicuramente di gestire in modo efficace gli scarti organici direttamente a casa nostra riducendo così la quantità di rifiuti che finiscono nelle discariche.
Allo stesso tempo, con questo strumento in casa non avremmo più alcun tipo di problema riguardanti gli odori o i vari moscerini.
Il composter, infatti, con le sue 8 ore di lavoro avrà tritato e disidratato completamente tutto il suo contenuto, lasciando al proprio interno solamente del materiale che ricorda, per odore e per “forma”, del semplice e innocuo terriccio.
Proprio come quello che compriamo in busta per i rinvasi, solo più nutriente ed ecologico!
Infine, ma sicuramente non per importanza, facendo compostaggio domestico non saremmo nemmeno obbligati a buttare la spazzatura a giorni alterni. Con le sue 8 ore di attività, infatti, il composter riduce di ben il 70% il volume totale dei rifiuti organici prodotti!
Buone pratiche
Il compostaggio domestico rappresenta una delle “buone pratiche” per la riduzione dei rifiuti urbani.
È quindi un modo concreto e pratico per aiutare la natura e l’ambiente, riducendo del 30% i rifiuti destinati allo smaltimento e trasformando gli scarti organici in terriccio fertile.
In più, questa non è una pratica destinata esclusivamente a persone che hanno un giardino o lavorano la terra, ma è possibile fare del compostaggio persino dentro un appartamento senza terrazzo, proprio grazie agli strumenti oramai più che compatti e facilmente utilizzabili.
Smettiamola di vedere questa pratica come un’attività di nicchia per soli agricoltori e coltivatori,
e iniziamo a confrontarci con un nuovo modo di “fare immondizia” più ecologico per l’ambiente e più igienico per noi!
Che ne dite miei cari EcoWarriors?
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