Un orca che nuota in mare.

Orche, menopausa e ruolo del “capobranco”

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Le orche sono delle creature marine estremamente intelligenti e con una spiccata tendenza alla socialità.

Rappresentano inoltre un ottimo esempio per comprendere quanto complesse ed articolate possano essere le dinamiche parentali e sociali all’interno di un gruppo animale.

Un discorso di matriarcato animale

Queste incredibili creature marine vivono in complessi gruppi sociali di tipo matriarcale.

Ciò significa che a capo dell’intero gruppo ritroviamo la figura materna, decisamente autoritaria, seguita poi dalla sua prole e dalla prole della sua prole.

Un aspetto importante, che rende questa specie alquanto differente da molti altri mammiferi è la presenza dei figli maschi all’interno del gruppo, all’incirca per la loro intera vita!

Ancora più incredibile è il fatto che questa specie presenti delle pratiche di cure materne estese, quindi pratiche che consistono in attività di cura ed educazione da parte delle madri nei confronti, in particolare, dei figli maschi!

Insomma, nei gruppi di orche la figura della madre è fondamentale in quanto influenza positivamente la sopravvivenza della prole, e soprattutto della prole maschile!

Orche ed educazione

Tre orche di diverse età che nuotano insieme: dalla mamma al più piccolino

Sarebbe molto interessante capire
se queste continue attenzioni
e attività educative da parte della madre
comportino in loro dei costi,

sia fisiologici che riproduttivi,
estremamente elevati o meno. 

Questo ancora non ci è chiaro!

Quando è la menopausa a difendere l’intero pod

I maschi delle orche presentano sul loro corpo i cosiddetti “rastrelli di denti”, cioè delle cicatrici di “morsi” conferiti da altri individui durante combattimenti e litigi.

La presenza di questi segni sul corpo dei maschi, però, è direttamente collegata alla presenza della madre in menopausa all’interno della grande famiglia.

Cosa significa tutto questo?

Nei gruppi di orche in cui a capo ritroviamo una madre in fase post – produttiva, quindi nella fase della menopausa, il numero di segni di “rastrelli” è estremamente inferiore rispetto al numero di segni su individui presenti all’interno di gruppi in cui la madre si trova ancora in fase riproduttiva.

Risulta quindi esserci una stretta relazione tra lo stato riproduttivo della madre e il tempo e le energie che questa dedica alla cura della propria prole.

Per essere ancora più precisi: i maschi che hanno nel loro gruppo le madri in menopausa, hanno all’incirca il 35% in meno di segni di “rastrelli” rispetto a figli con la madre in fase riproduttiva!

La saggezza dei più grandi

Non è ancora del tutto chiaro il motivo di questa diminuzione di segni di lotta sul corpo dei maschi, ma probabilmente tutto ciò è dato dal fatto che, cessando la fase riproduttiva, le madri hanno più tempo ed energie da dedicare alla protezione e al sostegno dei loro figli!
Le femmine più anziane hanno sicuramente più esperienza rispetto al resto del gruppo.

Due orche: una mamma e un piccolo che nuotano insieme e il piccolo che si tuffa sulla mamma.

Per questo motivo svolgono l’importante ruolo di guida dei più giovani:

  • Aiutano i lori discendenti a comprendere l’importanza degli incontri sociali con altri mammiferi marini;
  • Aiutano a capire quando e come evitare situazioni per loro pericolose;
  • Insegnano come potersi difendere in combattimenti estremamente dannosi.

Svolgono quindi un ruolo di vera e propria guida per i più giovani ed inesperti, plasmando e trasformando in pieno l’intero ambiente sociale che le circonda!

Un saggio squilibrio

Ma come mai le femmine più grandi guidano ed educano principalmente i maschi, tralasciando invece l’educazione delle femmine?

Le femmine si ritrovano fin dalla nascita all’interno di un gruppo familiare a cui apparterranno per il resto della loro vita.

Anche diventate adulte, e quindi fertili, tutte le femmine continueranno a rimanere all’interno della propria famiglia di origine.

Ecco qui la prima grande differenza con i maschi!

Le femmine dell’orca nascono, crescono e muoiono esclusivamente all’interno del gruppo materno, e quindi non diffonderanno mai la propria genetica all’infuori del gruppo di appartenenza.

Inoltre il periodo di gestazione delle orche, che sono dei grandi ed imponenti mammiferi, dura per diverse settimane.

In media il  periodo di gestazione di questa specie va dai 15 ai 18 mesi, si tratta quindi di 1 anno e mezzo di gestazione!

Da questi numeri ci è facile comprendere come le femmine dovranno dedicarsi completamente e per un periodo di tempo molto lungo al loro unico figlio.

A differenza dei maschi!

Loro infatti tendono ad utilizzare nel miglior modo possibile tutto il periodo riproduttivo: girano l’oceano alla ricerca di aree dove poter diffondere la propria genetica.

Questo, quindi, porta i maschi di questa specie ad avere maggiori possibilità, a livello strettamente numerico, di poter diffondere i propri geni riproducendosi con più orche femmine possibili!

Diffusione di geni materni

Tre orche immerse in acqua con le cose all'insù.

I geni che i maschi delle orche
diffondono nell’oceano, provengono proprio dalle loro madri!

Ed ecco qui svelato l’arcano!!

Le femmine in menopausa dedicano più tempo ed energie ad educare i loro maschi perché semplicemente saranno proprio

loro a diffondere in ambiente marino i LORO geni.

Le mamme in menopausa, in fin dei conti, stanno semplicemente difendendo la propria informazione genetica tramite la progenie maschile!

Dunque, progenie maschile sta per diffusione continua e costante di geni materni.

Quindi, mentre le madri utilizzano molte delle loro energie e risorse per difendere ed educare i figli maschi per tutta la loro intera vita, i figli “ripagano” le costanti attenzioni della madre diffondendo i loro geni.

Esiste dunque una netta e rigida gerarchia tra i membri di questa specie!

Abbiamo ancora tantissime lacune riguardo il comportamento di questo animale così tanto temuto ed ammirato da noi umani, ma fortunatamente nella scienza e nello studio delle meraviglie della natura si fanno degli importanti passi avanti!

Per adesso,  continuando a celebrare e ad ammirare la potenza della figura femminile in ogni specie esistente sul pianeta Terra, 

vi saluto e vi dò appuntamento alla prossima curiosità meravigliosi EcoWarriors!


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